Le ultime notizie che ci pervengono dalle dinamiche internazionali in continuo fermento, attestano che caccia russi, nei giorni scorsi, avrebbero ucciso il capo dell’ISIS Al Baghdadi, unitamente ad altri leader della stessa organizzazione, mentre erano radunati per un incontro segretissimo.
Putin: E’ mio dovere attaccare il Nuovo Ordine Mondiale per aver fatto degradare i “valori della famiglia”. La società sadica di de Sade e le basi del pensiero antinaturale-morale-etico-logico
Che cosa sarebbe successo se si fosse scoperta in Italia una truffa da 32 miliardi ai danni dello Stato? Ve li immaginate i titoli dei giornali? Orrore, scandalo e soprattutto badilate di autorazzismo: gli italiani sanno solo rubare, l’Italia è un Paese di m…, chissà cosa diranno all’estero, che figura con l’Europa, queste cosa accadono solo qui.
Sono costantemente stupefatto dalla capacità di coloro che detengono il potere di creare una narrazione, alla quale fa affidamento una popolazione credulona non dotata di pensiero critico. Fare appello alle emozioni, quando si hanno milioni di analfabeti funzionali, intrappolati dalla faziosità della normalità, distratti dagli iGadget, discepoli dello status quo, è stata la strategia dello Stato Profondo nel corso del secolo scorso.
Dovrebbe essere meraviglioso sentirsi Vladimir Putin ed essere l’uomo più potente della terra. E non servirebbe nemmeno dirselo da soli. Tutto il Partito democratico USA lo dice insieme a tutte le presstitute dei media occidentali e CIA e FBI. Non serve che i media russi si vantino del potere di Putin, c’è Megyn Kelly, le pressittute occidentali e i capi dell’Occidente che lo stanno facendo per conto loro: Putin è tanto potente da poter scegliere chi deve essere il Presidente degli Stati Uniti.
Con la disfatta del 5 Stelle, si aggiunge un’altra maceria ai mozziconi, ruderi e rifiuti solidi di cui è ingombra la politica italiana. Ci avrete fatto caso: il parlamento è intasato di questi mozziconi, di questi avanzi mal consumati. Sono scorie di progetti politici falliti, vestigia in rovina di proposte generali di governo dismesse e rifiutate, relitti di proposte di vasto respiro, che suscitarono un tempo grandi speranze nel pubblico, naufragate: quasi sempre per stupidità e imperizia o disonestà dei suoi leader, talora per i siluri di franchi tiratori e fuoco amico invidioso.
Alzi la mano chi avrebbe voluto due padri: a me, sinceramente, uno è bastato e avanzato…
Comincio celiando perché l’argomento è complesso. Accennerò soltanto ai contorni filosofici del tema, perché il mio scopo è quello di andare dritto alle funzioni della propaganda gender, all’interno del più generale sistema di propaganda a sostegno del progetto di ingegneria sociale mondialista e transumano.
In una delle sue letture, «L’ideologia degli USA e le ambizioni statunitensi di un’egemonia globale», tenutasi il 16 febbraio 2016 nell’Istituto Russo di Ricerche Strategiche, Aleksandr Dugin ha sottolineato il carattere totalitario su cui si basano tali ambizioni.
Qualche giorno fa, illustrando il 25esimo rapporto sui cambiamenti economici e sociali, l’Istat ci ha spiegato con la forza fredda dei grandi numeri, che l’Italia è un Paese in declino, nel quale le diseguaglianze aumentano invece che ridursi.
La montagna di propaganda che si è riversata nell’ultimo anno sugli italiani per convincerli dell’esistenza di immaginarie emergenze sanitarie (come quella della meningite [1]) era preparatoria a un decreto-legge antiscientifico, illiberale, anticostituzionale.
Il video del trattamento riservato al premier Renzi dopo la sua comparsata alla riunione dellaColdiretti sta ormai spopolando sul web. Si trattava dell’assemblea degli imprenditori agricoli, nella quale Vincenzo Gesmundo, segretario generale, ha preso la parola con l’intento di ufficializzare la posizione della Coldiretti nei confronti del referendum del 4 dicembre.
Il quesito ufficiale del referendum costituzionale è un imbroglio sfacciato e ridicolo. Se avessero scritto: “Volete voi dire SI alla bellissima riforma costituzionale di Renzi e Napolitano e far uscire l’Italia dagli intrighi e dagli sprechi?” Se avessero messo sulla scheda gli slogan di Renzi e Boschi, sarebbero stati più onesti.
Se qualcuno aveva ancora dei dubbi su quali fossero gli sponsor del referendum costituzionale voluto da trio Renzi/Boschi/Napolitano e compagnia cantante, l’ultimo discorso ufficiale fatto dell’ambasciatore USA in Italia, John Phillips, ha dissipato ogni dubbio: “Ambasciatore Usa: No al referendum sarebbe un passo indietro per l’Italia“.
Pochi giorni fa George Soros sul “Corriere della Sera” dispensava buoni consigli a Renzi su come vincere il referendum costituzionale. In questo modo il più famoso di quei moderni pirati che sono gli speculatori finanziari internazionali confermava ciò che in molti sappiamo.
Tre governi si sono avvicendati negli ultimi anni, da quando quella parvenza di democrazia lasciata dal “Porcellum” nome degno per una legge elettorale indegna, ci hanno subissati di imposizioni legislative di vario genere. Tutte accomunate dallo stesso denominatore comune:
Matteo Renzi e la sua vergognosa deforma costituzionale sono da tempo pesantemente criticati da tutti i giuristi che hanno un minimo di competenza in materia. Chi vota si, nonostante una preparazione tecnico-giuridica, può essere solo in malafede, oppure macroscopicamente ignorante.
L'automobile è stata sempre sentita dai giovani maschi come una conquista di potenza. E di fatto lo è. Non per nulla la pubblicità di solito presenta un nuovo modello con accanto una prorompente ragazza sexy pronta ad accettare un passaggio: conquistare una donna è stato sempre simbolo, almeno in occidente, di qualsiasi altra conquista. È la velocità cui si può spingere un’automobile che suggerisce al maschio il senso della propria potenza? No, la velocità ne è soltanto lo strumento: il vero motivo è la possibilità di uccidere, una possibilità che trasforma l’automobile in una potentissima arma e l’uomo che la…
Il punto di Giulietto Chiesa: Vaccini: decisione da rivedere. Le proteste sono giustificate
Di fronte Ddl Lorenzin sui vaccini è naturale chiedersi "a chi giova?". In Italia non abbiamo un'emergenza sanitaria che giustifichi l'imposizione di dodici vaccini, in più in diversi paesi europei le vaccinazioni, pur essendo fortemente raccomandate, non vengono imposte per legge. Se invece si volge lo sguardo verso uno dei giganti dell'industria farmaceutica, la Glaxo, ci si accorge di diversi, clamorosi tentativi di condizionare illegalmente le politiche sanitarie di diversi stati.
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