Kadima ! En Marche! Avanti, March! I francesi, lungi dal misurare il loro errore, sono ancora sotto ipnosi e non dovrebbero svegliarsi prima della fine delle elezioni legislative. «Sotto i nostri occhi» – Cronaca di politica internazionale n°239
Durante l’inizio settimana, Putin è stato al centro della politica internazionale con un giro d’incontri che dimostrano l’acquisita centralità del Cremlino sui più scottanti dossier internazionali, con buona pace di quanti sostengono la ghettizzazione di Mosca; un peso politico che Putin intende sfruttare – come dargli torto – ad esclusivo beneficio del suo Paese.
Molti osservatori si sono chiesti quale sia stato il motivo della visita effettuata “riservatamente” da George Soros al premier Gentiloni lo scorso 3 di Maggio a Palazzo Chigi, proprio in un momento di polemiche e sospetti che coinvolgono, guarda caso, alcune delle ONG da “trasporto express” migranti, che sono finanziate da Soros attraverso la sua “Open Society Foundations (OSF), capofila delle iniziative “filantropiche” del magnate.
“45 per cento degli americani spendono fino a metà del loro reddito per ripagare i debiti sulle loro carte di credito”, suona un titolo di Zero Hedge. Circa il 50 per cento di loro hanno un debito superiore a 25 mila dollari (esclusi i mutui), in media il debito per persona è sui 37 mila dollari, mentre il reddito personale mediano è sui 30 mila.
Se perde la Le Pen, l’Europa diventerà definitivamente la prigione dei popoli, e butteranno via la chiave. Se vince Macron, tutte le oligarchie transnazionali, i (loro) grandi media, i banchieri, le lobbies che ci guadagnano, la Erasmus Generation, la Merkel, i partiti collusi dichiareranno che il “populismo” è stato bocciato dai popoli – prima in Olanda, poi in Austria, ora in Francia, per sempre; che le istanze “sovraniste” erano delle paturnie infondate di infime minoranze (“deplorevoli”); proclameranno che gli elettori hanno chiesto: “Ci vuole più Europa” – e procederanno a darvela, a ritmo accelerato, per blindare il loro progetto in modo definitivo contro i vostri pentimenti.
Per il pubblico occidentale la guerra è un grande spettacolo. A parte i più anziani, che hanno assaporato la seconda guerra mondiale, l’esperienza che noi abbiamo della guerra è esclusivamente audiovisiva, prevalentemente bidimensionale e soprattutto, è artefatta, completamente artefatta, non c’è proprio nulla di vero. Le autentiche immagini delle guerre, guerre – detto fra parentesi – quasi tutte iniziate dall’Occidente, ci vengono nascoste. Non le abbiamo mai viste. I telegiornali mostrano altro. In cambio, però, ci mostrano i film tratti dalle guerre. Facendoci naturalmente pagare il costo del biglietto. Vediamo quindi sistematicamente rappresentazioni false di guerre vere, e così facendo la nostra comprensione del mondo alla lunga se ne va… a farsi fottere.
Industria, energia, finanza, cemento, sanità. E poi, anche, informazione. Editori puri? Non pervenuti. Chi stampa giornali, in Italia, ha soprattutto altri interessi. Qualcuno può stupirsi se poi “la verità” fatica a imporsi, sui media mainstream? «Ecco chi controlla i giornali in Italia: praticamente sono 9 entità, ma in realtà sono molte di meno se si considerano i legami, le infiltrazioni, le affiliazioni, le “amicizie”», scrive “Coscienze in Rete”, citando l’ultimo report del Cnms, Centro Nuovo Modello di Sviluppo, una Onlus che monitora lo stato dell’informazione partendo dalla lettura dell’assetto proprietario dei media.
Il giorno successivo al primo turno delle presidenziali francesi, mercati finanziari, grandi media ed istituzioni europee hanno brindato: il “rottamatore” Emmanuel Macron, uscito vincente dal primo turno, avrebbe già ipotecato l’Eliseo, blindando così euro ed Unione Europea.
Tutto come previsto il risultato al primo turno delle elezioni presidenziali in Francia: vincono i due candidati largamente favoriti, Emmanuel Macron e la Marine Le Pen.
L’incontro è programmato presso l’auditorium “Don Milani”. Con la sala gremita di persone ed un po’ in ritardo, inizia l’incontro tra il Presidente PAT Ugo Rossi e la popolazione di Pergine.
Il segretario del PATT perginese Nicola Vaiz dà il benvenuto, annunciando che tema della serata sarà il Trentino ed i suoi territori da sviluppare, ma soprattutto la viabilità, il tessuto economico/turistico, la scuola e lo sviluppo sostenibile.
L’introduzione è subito smentita dal Presidente, che iniziando il suo intervento afferma: ”… Voglio dirlo in modo trasparente, noi siamo qui questa sera in funzione delle prossime elezioni comunali. Io sono qui, quale Presidente della Provincia, ma più in chiave politica che istituzionale." E quindi avvia un’enunciazione sull’attività svolta dal PATT in provincia e sugli accordi fatti a Roma con Renzi per la difesa dell’autonomia.
Ieri alle ore 20.30 alla casa sociale di Viarago è stato presentato alla popolazione della frazione, il nuovo volto candidato sindaco della coalizione di centro sinistra. E’ stata sottolineata l’importanza di essere riusciti a riunire i partiti che nella scorsa tornata elettorale avevano corso da soli.
Il Consiglio Comunale tenutosi a Pergine Valsugana il 22 luglio ha fornito degli interessanti elementi di riflessione sulla situazione politica della terza città del Trentino.
Un primo elemento riguarda la maturità ed il senso di responsabilità dimostrato dall’Amministrazione Comunale a guida delle LISTE CIVICHE, e parlo a nome di tutta la mia maggioranza, che, pur di dare attuazione alla soluzione proposta per risolvere l’annosa questione delle soffitte fantasma, non ha esitato a fare un passo indietro su alcuni punti della proposta di variante al PRG. Tale atteggiamento ovviamente è stato letto da una parte della minoranza come un punto di debolezza e rottura all’interno della maggioranza, segno che alcuni rappresentanti storici della vecchia politica perginese, nonostante l’evidente fallimento del tradizionale sistema politico che ha governato la nostra città (fallimento sancito dall’esito delle elezioni comunali del 2013), non sono assolutamente in grado di uscire dagli schemi ideologici e preconcetti che mettono l’utilità propria davanti alle esigenze delle persone e del territorio.
Sorprende ancora di più vedere che questa attenta analisi politica arriva da uno dei veterani della passata amministrazione che, peraltro, in fatto di rotture all’interno della maggioranza ha accumulato 4 anni di esperienza!
Riceviamo e pubblichiamo una delle molte lettere che il Sindaco riceve.
"Egregio Signor Sindaco,
siamo un gruppo di ragazzi di Nogarè, volevamo informarla che un paio di anni fa, l’allora vicesindaco Taffara e relativo staff, erano venuti più volte a Nogarè ad interpellarci a proposito della progettazione del campo di calcio previsto nelle vicinanze del paese. Ci invitarono nella casa sociale più volte per prendere visione delle nostre idee: era presente anche un ingegnere del comune.
Venne poi elaborato un progetto e anche il sindaco, in occasione di una assemblea, venne a vedere l’area individuata, era anche stato costituito un comitato.
Altra straordinaria mossa da scacco matto di Putin, dopo quella di usare la valuta cinese e non più l'euro o il dollaro americano come valuta di riserva: l'intera Russia esce dal circuito Visa - Mastercard e si organizza per avere le proprie carte di credito! Questa decisione - finanziariamente vantaggiosissima per la Russia - produce un danno clamoroso ai colossi americani del pagamento con carta di credito: perdono in un colpo solo 100 milioni di clienti.
"Macron è uno psicopatico": analisi di uno psichiatra italiano
Il professor Adriano Segatori è psichiatra e psicoterapeuta italiano. La sua analisi del profilo di Emmanuel Macron, basata in particolare sulla sua biografia e le sue immagini della campagna, lo spinge a concludere: " Macron è uno psicopatico che lavora solo per se stesso. "
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